La creazione di Mark Zuckerberg, è datata 2004, progettato solo per studenti, ma è solo dal 2006 che prende la connotazione attuale, nel 2008 è vero boom in Italia, e ci ha cambiato la vita.
Per i giovanissimi è diventato una chat e un ambiente per giocare. Per i meno giovani un posto dove parlare con i parenti all’estero o lontani, dove ritrovare amici e compagni di studi. Per tutti il luogo dove fare gli auguri di compleanno non solo agli amici, ma anche ai soli conoscenti.
Per gli adolescenti uno spazio pubblico dove cuccare mettendosi in mostra, così come la “strusciatina” in centro o nella via principale del paese, attraverso il profilo, quello che faccio, quello che penso e che dico e le foto mi faccio conoscere, lo scopo intrenseco è quello di risultare piacevole agli altri.
Per i non nativi digitali invece approccio al mezzo, è a stadi, il primo step è “timoroso” soprattutto della privacy, di chi vede cosa; poi un secondo step “consapevole”, inziamo a conoscere il mezzo, ci fidiamo un po’ di più, restiamo sorpresi dall’efficacia e della potenzialità; infine l’ultimo stadio, quello un pochino più pericoloso (molto meno di una comune strada di città) “senza freni” dove non abbiamo timore a manifestare il vero Io, a parlare di fede o di politica, come fai abbiamo fatto, di calcio e di sport, come sempre abbiamo fatto, a raccontare di delusioni o gaffe clamorose, dove ci confidiamo, dove esce anche quello che abbiamo dentro, la rabbia, il rancore ed anche l’amore, quello vero, quello verso i figli, verso la compagna, “Ti amo Amore mio!”
I tre stadi, timoroso, consapevole e senza freni, non sono in sintonia. Anzi è meglio dire che non lo sono più quando si entra nella specificità dell’altro. Il timoroso criticherà in silenzio la foto in costume del consapevole, o l’opinione politica del “sernza freni”. Il consapevole criticherà il “Ti amo amore mio” al “senza freni” oppure ammirerà il coraggio della propria opinione politica in un post con il Sindaco del paese.
Il senza freni troverà ridicola la paura della privacy del timoroso, semplicemente perchè c’è passato anche lui e perchè è conscio che tra un po’ di tempo diventerà consapevole.
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