Quando succedono cose come quella di stamani, chi ha un minimo di sensibilità, non può non domandarsi, perchè?
Perchè nel 2012 esistono ancora persone senza coscienza, senza umanità, senza coraggio, senza valori, a cui la vita umana altrui non fa ne caldo ne freddo?
Perchè non riusciamo a debellare definitivamente quel cancro che sono le mafie?
Mai nel nostro Paese, eravamo arrivati a tanto, noi che abbiamo inventato la mafia, noi che abbiamo vissuto il terrorismo rosso, nero e anarchico.
Eppure di bombe è piena la storia d’Italia, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Brescia, L’Italicus, la stazione di Bologna, di matrice terroristica, via dei Georgofili, e i magistrati e forze dell’ordine assassinati, tra tutti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, stragi di mafia; e proprio alla moglie di Falcone, Francesca Laura Morvillo era intitolata la scuola.
La morte è morte, quando una vita umana viene spezzata violentemente, non ci sono differenze, ma se i magistrati, i poliziotti, i soldati fanno un lavoro che li porta a farsi dei nemici, a volte nemici senza scrupoli, assassini.
Colpire degli idifesi mentre sono in treno, alla stazione, dei ragazzi che stanno andando a scuola è vigliaccheria al solo fine di creare terrore, di portare lo Stato a trattare, di dimostrare che non ci sono limiti.
Sia le vittime del terrorismo in generale, sia le vittime di mafia, sono drammaticamente impotenti, come impotenti sono le famiglie, i cittadini, gli Italiani, e questo fa rabbia, tanta tanta rabbia.
Dovremmo avere il coraggio di rivedere la nostra società, le punizioni della nostra società sono assolutamente non adeguate all’azione che le ha scaturite; l’ergastolo, anche con il 41bis, per chi uccide degli innocenti è insufficente.
Non sono convinto che la pena di morte, risolva qualcosa, ma essere determinati a sdradicare ignoranza, mafie e violenza dal nostro Paese.
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