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Virgilio, Dada, Buongiorno.it bye bye Italia

Le troppo poche aziende digitali Italiane passano di mano, e spesso la mano non Italiana! Perchè?

Come mai un’industria fiorente, una delle pochissime, come quella digitale perde pezzi, a volte anche pregiati.

Dopo l’acquisizione di Dada da parte di Buongiorno.it di un anno fa sembrava che l’azienda fiorentina con sedi in sette paesi e presente il quindici avesse trovato una sua dimenzione, invece notizia di oggi l’acquisiszione della controllante Buongiorno.it da parte di un gruppo nipponico-tedesco per 224 milioni, lascia molte incognite.

Concomitante, 0ggi 16 Maggio 2012, i circa 300 dipendenti di Matrix (Virgilio, il bello di Internet) ceduta da Telecom Italia all’imprenditore egiziano Sawiris, già padrone di libero e wind, scioperanno per protestare contro la vendita, grosso passivo per una società che 16 anni fa fu protagonista del primo boom italiano del web.

Come non ricordare Venere, venduta al colosso americano Expedia, pare la più grande acquisizione di una web company Italiana, perchè ancora oggi sulla cifra aleggia il mistero.

Sembra che nella digital industry Italiana, se le cose vanno bene si vende agli stranieri, e se le cose vanno malino l’unica alternativa è vendere agli stranieri, lo dico con tristezza perchè se continuamo di questo passo, anche nel digitale, così come nelle telecomunicazioni, non avremmo più aziende Italiane.

 

Descrizione Daniele Ielli

La comunicazione digitale è il mio lavoro, nonostante non sia nativo digitale, 45 all'anagrafe, (troppo) piccolo imprenditore, marito (da 21 anni) e padre (da 16), lavoro 1/2 giornata da molti anni (12 ore), cerco di fare del mio meglio per lasciare un mondo migliore.

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